Una guida definitiva su come sfruttare Google Cose da fare
Prodotto e partner
Hai mai notato quanto spesso ti rivolgi a Google per cercare informazioni o semplicemente per trovare idee di svago per il tuo tempo libero? Le statistiche dicono che quasi il 92% di tutte le ricerche globali avviene sul motore di ricerca. Non sorprende che quasi la metà di esse riguardi attività e attrazioni locali: le persone vogliono sapere cosa c’è intorno a loro, che si tratti di un museo o di un tour in barca. Ecco allora che, per offrire un’esperienza dell’utente ulteriormente migliorata, il colosso americano ha deciso di lanciare Google Cose da fare nel 2021, uno strumento esclusivamente dedicato alle esperienze, che consente ai partner idonei di mostrare i propri prodotti sulle piattaforme di proprietà di Google. In poche parole, si tratta di un nuovo modo per gli utenti di scoprire attrazioni, tour e attività sui risultati di ricerca, su Google Maps o sul profilo Business di un’azienda, ad esempio.
In questa guida completa apprenderai di più su Google Cose da fare e scoprirai gli ultimi aggiornamenti e tutti i vantaggi per il tuo business del turismo e del tempo libero.
Indice dei contenuti
Panoramica: cos’è Google Cose da fare
Come funziona Google Cose da fare
I 5 vantaggi principali per gli operatori
Panoramica: cos’è Google Cose da fare
Google Cose da fare è una piattaforma destinata a semplificare e migliorare ulteriormente l’esperienza di ricerca e prenotazione degli utenti, aiutandoli a scoprire tour, attività e attrazioni uniche all’interno di una destinazione. Non solo i professionisti del turismo e del tempo libero hanno l’opportunità di mostrare il loro inventario di prodotti gratuitamente (o attraverso annunci a pagamento) sulle varie piattaforme Google, ma anche le destinazioni stesse ottengono una maggiore visibilità.
Un aspetto fondamentale di Google Cose da fare è che si basa sui Punti di Interesse (PDI), ossia luoghi che sono, appunto, di interesse per uno scopo specifico. Un punto di interesse può essere un’attrazione turistica, un sito culturale o archeologico, un punto di riferimento o una struttura ricreativa e può comportare o meno il pagamento di un biglietto d’ingresso. Esempi di PDI sono musei, parchi a tema, zoo, monumenti, parchi nazionali e così via.
Come funziona Google Cose da fare?
Dal suo primo lancio nel 2021, Google ha cercato di migliorare costantemente la piattaforma Cose da fare. Ad esempio, nel 2022 questa è stata lanciata su Google Maps e l’anno scorso è stato aggiunto un nuovo modulo dedicato esclusivamente agli operatori turistici.
Per il cliente finale:
Quando un utente cerca su Google una parola chiave o un punto di interesse specifico, come ad esempio La Lanterna di Genova, insieme ai risultati generali gli vengono mostrati dei link per prenotare direttamente un biglietto d’ingresso (o altre opzioni disponibili) per quel PDI. Come se non bastasse, il cliente finale ha anche la possibilità di prenotare esperienze diverse all’interno di quella stessa destinazione.
Per il fornitore di esperienze:
In qualità di operatore e se soddisfi determinati criteri di idoneità, puoi inviare il feed dei tuoi prodotti a Google Cose da fare in modo che questi vengano mostrati agli utenti sulle diverse piattaforme Google. La cosa straordinaria è che hai la possibilità di promuovere i link al tuo sito web o alle tue pagine di destinazione in modo completamente gratuito assicurandoti che, dopo aver cliccato sul tuo elenco, gli utenti siano reindirizzati lì e possano quindi completare la prenotazione direttamente.
Google Cose da fare per gli operatori: moduli e piattaforme
In quanto professionista del turismo e del tempo libero, puoi considerare Google Cose da fare come una piattaforma suddivisa in quattro moduli, ognuno dei quali viene visualizzato in diversi modi sulle varie piattaforme Google. Cosa sono esattamente le piattaforme Google? Una piattaforma è il luogo in cui Google mostra i tuoi prodotti, ossia le attività, le esperienze o le attrazioni disponibili all’interno di una destinazione. I tuoi prodotti possono essere visualizzati su più piattaforme, a seconda del modulo per cui risulti idoneo, come i risultati di ricerca, Google Maps, il tuo profilo aziendale, la sezione dedicata agli annunci o Google Viaggi.
Modulo di Prenotazione
Il modulo di Prenotazione o di Ammissione è progettato per mostrare agli utenti i prezzi dei biglietti d’ingresso a vari punti di interesse. In questo modulo, che appare sul profilo aziendale delle attrazioni nei risultati di ricerca e su Google Maps, gli utenti possono facilmente confrontare i prezzi del fornitore ufficiale (se sei il proprietario dell’attrazione puoi ricevere il badge “Sito ufficiale”) e delle OTA facendo clic sul pulsante “Biglietti”. Importante: i tour guidati non sono idonei per questo modulo, ma lo sono per quello delle esperienze e per il modulo di prenotazione con l’operatore.
Modulo delle Esperienze
Il modulo delle Esperienze, che compare nei risultati di ricerca e su Google Maps, elenca diversi tour guidati o altre attività “significative” relative a un particolare punto di interesse (sia esso ad ingresso libero o a pagamento). Ogni qualvolta un utente cerchi quel PDI o una query correlata, vedrà un link al tuo sito web dove potrà completare la prenotazione.
Modulo di Prenotazione con Operatore (OBM)
Il modulo di Prenotazione con Operatore è l’ultima novità lanciata dalla piattaforma Cose da fare, che consente ai tour operator (non alle attrazioni) di mostrare i loro prodotti direttamente nella voce di Profilo dell’attività su Google. Questo modulo compare sia nelle pagine dei risultati di ricerca che su Google Maps. Anche in questo caso l’utente ha la possibilità di confrontare la tua offerta con quella delle OTA, ma se sei il fornitore ufficiale, apparirai in cima all’elenco e potrai naturalmente rivendicare il badge “Sito ufficiale” accanto alla tua scheda. Ma quindi chi può usufruire di questa funzionalità? Tour in barca, tour a piedi, tour in bicicletta, risciò o scooter, trampoline park, escape room, ecc.
Modulo Annunci
Il modulo Annunci appare ogni volta che un utente cerca un punto di interesse o un’esperienza da fare in una determinata destinazione. Si tratta di caroselli visualizzati nella pagina dei risultati di ricerca (sopra i risultati organici o altrove) oppure di un foglio di annunci mostrato su Google Maps o sul tuo profilo aziendale. Gli utenti possono cliccare sul link di prenotazione e approdare sulla tua pagina di destinazione per completare l’acquisto.
Mentre i primi tre moduli sono completamente gratuiti, l’ultimo è ovviamente a pagamento.
I 5 vantaggi principali per cui dovresti vendere le tue esperienze su Cose da fare
Come abbiamo già detto, Google è la principale fonte di informazioni per turisti e visitatori prima e durante il loro viaggio, soprattutto perché fornisce loro raccomandazioni e opzioni da confrontare.
Ecco perché avere le proprie attività, esperienze e tour visibili e prenotabili online su Google dovrebbe essere un must per la tua azienda. Con Google Cose da fare avrai:
- Visibilità gratuita su diverse piattaforme Google;
- Milioni di visitatori da tutto il mondo;
- Connessione autonomamente oppure affidarti a un partner per la connettività approvato;
- Più prenotazioni dirette e meno commissioni per i tuoi partner;
- Maggior traffico, un più alto tasso di conversione e un migliore posizionamento online del tuo sito web.
Prospettiva di mercato: perché Google Cose da fare dovrebbe far parte della tua strategia di vendita?
Le ricerche condotte da Google mostrano un trend interessante: i viaggiatori pongono domande specifiche o cercano punti di interesse specifici quando stanno decidendo la loro prossima destinazione. Ecco perché Google mira a coprire l’intero processo di pianificazione del viaggio, dalla fase di scoperta a quella di prenotazione di voli, hotel ed esperienze disponibili.
Secondo le statistiche riportate da Techopedia, nel gennaio 2024 la quota di mercato di Google come motore di ricerca globale era del 91,5%, rispetto al solo 3,5% di Bing.
Altri dati interessanti sono:
- quasi la metà delle ricerche sono locali (ad esempio, “ristoranti vicino a me” o “musei vicino a me”);
- nelle 12 settimane che precedono il viaggio, il volume delle ricerche di esperienze aumenta solitamente di 8 volte;
- il 48% delle prenotazioni di esperienze avviene una volta arrivati a destinazione.
Per quanto riguarda le tendenze di prenotazione, invece, i nostri dati interni illustrano due schemi principali:
- nel 2022 le visite ai siti web degli operatori avvenivano principalmente da Google Search. Negli ultimi dodici mesi abbiamo potuto notare un aumento del traffico proveniente da Google Maps;
- i picchi di prenotazioni tramite Google Cose da fare sono stati registrati soprattutto nei mesi in cui vi sono state festività e vacanze, come ad esempio ad aprile, in estate e a ottobre, e soprattutto per esperienze come tour della città o a luoghi di interesse, musei e attrazioni.
Best practice per iniziare a vendere con Google Cose da fare: requisiti e configurazione
Hai letto fin qui e pensi che Google Cose da fare sia troppo complicato per te? Tutto il contrario! Specialmente se decidi di affidarti a un partner per la connettività approvato come bookingkit.
Prima di tutto: il tuo feed dei prodotti è lo strumento principale per fornire a Google un elenco di cose da fare per i prodotti che vengono visualizzati sulle piattaforme Google.
Nota: Google ha stilato una lista di campi obbligatori e specifici per ciascuno dei quattro moduli sopra descritti, che ti consigliamo di tenere a mente.
Altri requisiti di base sono:
- Avere una pagina di destinazione (non la homepage del tuo sito web) per ogni singolo prodotto che vuoi mostrare su Google Cose da fare, citando specificamente il punto di interesse relativo;
- Offrire un processo di prenotazione intuitivo e collegato a un gateway di pagamento (Stripe, ad esempio);
- Affinché il modulo di prenotazione con operatore venga visualizzato, gli operatori devono essere reperibili su Google Maps e quindi avere un indirizzo fisico e un profilo aziendale attivo;
- Seguire le norme generali per ricevere il badge del sito ufficiale.
bookingkit è partner per la connettivià approvato da Google: facile da collegare e attivare
La missione di Google Cose da fare è quella di consentire alle aziende di ogni dimensione e in tutto il mondo di promuovere i propri prodotti e siti web sulle varie piattaforme Google. Tuttavia, per poterlo fare, i partner devono rispettare termini e condizioni e a volte questo può essere piuttosto seccante e laborioso.
Noi di bookingkit ti forniamo una soluzione completa:
- supportiamo tutti i moduli: quello di prenotazione, prenotazione con operatore, delle esperienze e Annunci;
- i prezzi e i dati sono sincronizzati automaticamente;
- puoi tracciare e avere il controllo sui dati dei clienti;
- in qualità di partner per la connettività approvato, sappiamo se un punto di interesse è idoneo o meno.
Come sfruttare il potenziale di Google Cose da fare con bookingkit: primi passi
1. Esamina i criteri di idoneità di Google:
2. Assicurati che le tue esperienze siano prenotabili online, che abbiano appuntamenti disponibili in futuro, un listino prezzi e un’ubicazione precisa;
3. Attiva il canale Google Cose da fare in bookingkit reach e inserisci le informazioni necessarie;
4. Identifica il tipo di esperienza e il modulo Google associato (seleziona le esperienze, le immagini, le landing page, ecc.). Nota: per quanto riguarda il modulo Annunci, dopo aver impostato il feed, puoi collegare i dati relativi direttamente al tuo account Google Ads;
5. Attendi che Google esamini e pubblichi i tuoi prodotti online.
Conclusioni
Non c’è dubbio che Google Cose da fare sia un canale di vendita irrinunciabile per i professionisti del turismo e del tempo libero. Vendere e ottimizzare i tuoi prodotti per Google dovrebbe essere una delle tue priorità e con bookingkit questo diventa più facile che mai.